Abbattere un simbolo è impoverire una cultura, impoverire una cultura è erodere un’identità

Il “caminone” della ex Cartiera è il simbolo dell’emancipazione delle donne bareggesi che nei primi decenni del secolo scorso lasciavano il lavoro nei campi per andare a lavorare in quella prima fabbrica che era la ex filanda – dove le donne lavoravano a turni come preparatrici dei bozzoli o come filatrici – diventata poi luogo di lavorazione della carta.

Abbattere il “caminone” della ex Cartiera significa tagliare le radici della comunità bareggese e interrompere la trasmissione della storia locale alle nuove generazioni.

Salvaguardare, invece, almeno una parte della ex Cartiera con il suo “caminone” e riqualificarla per farla diventare una nuova biblioteca di quelle moderne con sale studio dentro alla grande sala con la volta a botte, con nuove dotazioni tecnologiche e uno spazio all’aperto in cui poter leggere un libro, organizzare attività culturali come presentazioni di libri, attività ludiche per bambini e famiglie, piccoli concerti in collaborazione con il Bar Vecchia Cartiera offrirebbe alla comunità un luogo di socialità per far rivivere il centro dove sono rimasti quei pochi negozi che ancora ci sono come, per esempio, la gelateria e il pastificio.

Metterci, invece, due palazzi e un parchetto verde, come vuole fare la Giunta, può solo contribuire a consolidare un paese da abitare ma non da vivere.

L’impegno per salvaguardare almeno una parte della ex Cartiera riqualificandola senza abbatterla è importante non solo per questo luogo ma per tutto Bareggio, persa quest’area non resta più nulla che possa ricongiungere passato e presente e soprattutto non ci sono più spazi per rivitalizzare il centro.

Si commetterebbe l’errore già compiuto per la piazza, un luogo morto per buona parte dell’anno – fatta eccezione per le feste estive o natalizie – perché circondato da case e senza edifici per la socialità.

La riqualificazione dell’ex Cartiera coinvolgendo soggetti qualificati e disponibili come l’Associazione Aree Dismesse Urbane, la Fondazione Riusiamo l’Italia e Europan Italia è davvero l’ultima chiamata per Bareggio e noi, per quanto possiamo, non vogliamo ignorarla!

Ida Bonfiglio, Silvia Bona e Monica Gibillini