Il valore storico dell’ex Cartiera riconosciuto dal Ministero della Cultura: è da salvaguardare, non da abbattere
Il valore culturale dell’edificio centrale dell’Area ex Cartiera, che il Comune vuole abbattere, è un dato di fatto riconosciuto dal Ministero della Cultura (Commissione per il patrimonio culturale della Lombardia) che lo scorso 24 marzo ha comunicato al protocollo del Comune un atto con il quale, tra l’altro, “auspica un attento progetto di riuso” dell’edificio di proprietà privata composto da due capannoni e dalla ciminiera. Il Ministero si è espresso a seguito della richiesta del Comune di verificare l’interesse culturale dell’area in quanto la verifica è prevista per legge.
L’area rappresenta una significativa testimonianza della fabbrica storica della Filanda di Bareggio e il Ministero nel mettere l’obbligo di tutela per una porzione di proprietà comunale (edifici sede dell’Associazione ex Combattenti e Reduci e Protezione civile ) auspica cautela per gli altri edifici e un attento progetto di riuso che deve passare dalla salvaguardia delle cortine edilizie e degli elementi tipologici caratterizzanti – pesa, serbatoio dell’acqua, ciminiera, corpo centrale caratterizzato dai due capannoni affiancati e dal corpo sviluppato in altezza e capannoni dei magazzini – per i quali viene auspicato il mantenimento delle campate e della carpenteria metallica delle coperture curvilinee. E tutto questo perché elementi di archeologia industriale conservatisi nel centro urbano.
«Per questo la riqualificazione dell’area dell’ex Cartiera deve passare attraverso la salvaguardia e il recupero dei suoi edifici – afferma l’architetto Ida Bonfiglio – Bareggio non ha più bisogno di demolizioni, ora è arrivato il momento che anche a Bareggio la rinascita passi attraverso il recupero edilizio, così come è accaduto a Cornaredo con la ex Filanda.
Bareggio ha già la sua grande piazza, non ha alcuna necessità di demolire tessuto urbano centrale per creare altri vuoti. Gli edifici della ex Cartiera sono in grado di diventare il centro civico cittadino per accogliere le persone nei propri spazi e negli slarghi urbani ricavati attorno agli edifici che ridisegnati con alberi e sedute diventano ritrovo e luoghi per stare insieme e fare attività all’aperto».
«Alla luce della novità delle verifiche di interesse culturale del Ministero – affermano Monica Gibillini, Matteo Calati e Stefano Capitanio della Lista civica Bareggio2013 – occorre ripensare a quanto previsto nel Piano di Governo del Territorio ed evitare la demolizione completa della ex filanda di Bareggio. Altrimenti sarebbe – come si legge nel programma elettorale del candidato Sindaco Davide Casorati a cui ha contribuito la Lista civica Bareggio2013 -davvero l’ennesimo “colpo di spugna” sulla memoria del paese».