Medici di famiglia: scarsa attenzione dalla maggioranza

Nel Consiglio comunale del 28 gennaio è stata discussa la mozione con cui la Lista Civica Bareggio2013 proponeva a Sindaco e Giunta di:

  • valutare la possibilità di ottenere l’assegnazione di un nuovo medico di medicina generale a Bareggio o San Martino
  • consentire la scelta e revoca del medico di medicina generale presso gli sportelli comunali.

«Nei mesi scorsi alcuni bareggesi hanno segnalato di essere stati costretti a scegliere un medico di base in un Comune diverso da Bareggio – commenta il Consigliere comunale della Lista Civica Bareggio 2013, Monica Gibillini – pertanto la mozione aveva la finalità di richiamare l’attenzione sul tema.

La maggioranza si è fermata dietro al link dell’Agenzia di Tutela della Salute della Città di Milano (ATS) che indica come 5 medici di base su 10 presenti in paese sono contrassegnati da un simbolo verde che dovrebbe indicare la disponibilità a ricevere nuovi assistiti.

Tuttavia, il sito dell’ATS precisa che: l’indicazione della disponibilità del medico ad acquisire nuove scelte è puramente indicativa e va verificata al momento dell’iscrizione.

Anche dopo il Consiglio comunale qualche bareggese riferisce che lo Sportello scelta e revoca di Magenta ha segnalato che a Bareggio non ci sono medici di base con disponibilità di posti.

Il voto contrario sulla mozione, espresso in Consiglio comunale da Lega e Forza Italia, è un’occasione persa per fare chiarezza sulla situazione a beneficio dei cittadini.

Peccato anche per il no della maggioranza a consentire la scelta e revoca del medico di famiglia presso gli sportelli comunali, che eviterebbe ai cittadini che non usano il fascicolo sanitario elettronico a recarsi a Magenta, così come avviene già, per esempio al Comune di Corbetta che è anche più vicino a Magenta rispetto a Bareggio.

Le motivazioni date dalla maggioranza – per cui la scelta del medico si fa una volta o comunque raramente e se qualcuno ha bisogno può rivolgersi all’Auser – fanno capire che non è stata fatta alcuna disamina sui costi/benefici dell’operazione.

Anche questa un’occasione persa per avvicinare i servizi socio-sanitari ai bareggesi.La famiglia è il cuore della comunità e la presenza di servizi socio-sanitari sul territorio, soprattutto dei suoi componenti più deboli merita più attenzione».