Patto di stabilità territoriale, l’intervento di Monica Gibillini

Monica Gibillini è stata uno dei due sindaci intervenuti nel corso dell’incontro coi sindaci che si è svolto il 5 ottobre 2012 presso Palazzo Lombardia in occasione della firma del protocollo tra Regione, ANCI Lombardia e UPL sul Patto di stabilità territoriale. Grazie all’accordo Regione Lombardia ha liberato 210 milioni di euro che permetteranno ai Comuni e alle Province di utilizzare i loro residui passivi che così potranno essere spesi sui territori. Simona Maretti, sindaco di Moglia, comune terremotato del Mantovano, ha rilevato che “il sisma ha messo in ginocchio i nostri territori ma subito è iniziata l’azione integrata di regione, provincia e comuni per dare una risposta ai diversi problemi che il terremoto ha creato. La fase emergenziale ora è chiusa ma è stata gestita in modo egregio dalla colonna regionale”. Per Maretti quindi “il terremoto è stato il banco di prova che ha messo in evidenza l’importanza della integrazione delle azioni istituzionali anche se in questo periodo questo sembra visto non in modo positivo. Pertanto dobbiamo far in modo che non siano distrutti gli enti locali perché solo così si valorizza il nostro paese, affermando il ruolo del territorio e delle politiche di integrazione”. Il secondo sindaco a intervenire è stata Monica Gibillini, prima cittadina di Bareggio, per la quale “anche per il mio comune aderire a patto stabilità verticale è stata la salvezza per dare il via a opere pubbliche per le quali abbiamo le risorse ma che non potremmo sbloccare altrimenti. Credo che l’intervento della regione Lombardia sia un buon esempio di come possano funzionare bene le autonomie locali quando c’è intesa e confronto tra comuni e regione”. Per Gibillini infine “è importante insistere sul tema del merito e della virtuosità. Il mio comune, per poter finire una scuola, nel 2009 ha sforato patto, quindi nel 2010, nonostante le sanzioni l’abbiamo rispettato. Nonostante ciò però la nostra virtuosità non è stata incentivata”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *