Politiche giovanili: una gestione attenta del bilancio ha consentito di mantenere tutti i servizi
“E’ scaduto il tempo dei politicanti che cercano solo capri espiatori ed inutili contrapposizioni, i cittadini meritano una politica fatta di responsabilità, concretezza e realismo. Attribuire, come fa il PD, la sospensione del Servizio Informa Giovani ad un motivo diverso da quello dell’atto del Commissario Prefettizio, in cui si parla di decurtazione previste dal Governo alle risorse trasferite al Comune di Bareggio, fa parte di un vecchio modo di fare politica: giocare sulla non sempre diffusa informazione che i cittadini hanno dei tecnicismi che sottendono le decisioni politico-amministrative promettendo di far di meglio, ma senza dire come, cioè senza dire dove prendere i soldi.
I minori trasferimenti che il Comune di Bareggio ha avuto dallo Stato nel 2012 sono stati pari a 1,2 milioni di euro, mentre per il 2013 è prevista una ulteriore riduzione pari a circa 500.000 euro.
Fino a tutto il 2012 l’oculata gestione del bilancio comunale ha consentito di mantenere tutti i servizi in essere, anche quelli rivolti ai giovani, come ad esempio “‘Informagiovani” che nel 2011 è stato rinnovato con maggiori orari di apertura ed una nuova sede così come e, in alcuni casi, anche di aumentare le proposte (Bareggio Giovane Anima la tua Città, Orientamento Universitario).
Ora però la continua riduzione di risorse trasferite dallo Stato impone decisioni ancora più difficili.
Il servizio Informagiovani è infatti il secondo servizio che il Commissario ha sospeso dall’inizio dell’anno, il primo è stato lo Sportello Lavoro, sempre per lo stesso motivo, tagli alla spesa pubblica decisi dal Governo e che il Comune deve rispettare.
Come Sindaco, insieme all’ANCI, durante il mio mandato ho più volte manifestato e protestato contro questi tagli, chiedendo modifiche al Patto di Stabilità interno e decidendo anche di ridurmi lo stipendio pur di completare senza ritardi la Scuola Materna.
Mi pare invece fuori dalla realtà chi interviene sulla stampa locale come se fosse ancora all’opposizione, facendo finta di non aver rassegnato le dimissioni, e cerca di speculare politicamente su una situazione sociale ed economica particolarmente difficile per tutti senza spiegare ai cittadini attraverso quali azioni (altri tagli? nuove tasse?) troverebbe i soldi per mantenere questi servizi!”
Monica Gibillini