Quale futuro per l’edificio dell’ex Cartiera?
L’area dell’ex Cartiera fa parte della storia della nostra comunità e la sua trasformazione sarà decisiva per il futuro del paese. Insieme ad altri candidati consiglieri e ad un architetto, ho informato i bareggesi sull’atto del Ministero della Cultura del 24 marzo scorso che riconosce il valore storico e architettonico dell’ex Cartiera. Il Ministero, infatti, di recente ha dichiarato di interesse culturale gli edifici sede delle Associazioni e Combattenti e Reduci e Protezione Civile e per l’edificio centrale dell’area ha auspicato un’attenta opera di riqualificazione.
Il progetto divulgato dal Sindaco, ancorché non ancora approvato in nessun atto comunale, prevede la demolizione dell’edificio centrale, quello di maggior pregio sotto il profilo architettonico, anziché il recupero dello stesso con una differente destinazione d’uso.
Cosa vogliono fare ora la Sindaco e la sua maggioranza?
Ecco il punto cruciale della questione su cui il comunicato della Lega, per toni e contenuti tipico prodotto della propaganda elettorale a sostegno dell’attuale Sindaco, non si esprime con l’unico ed evidente scopo di distrarre i cittadini dalla questione di oggi parlando del passato!
L’immagine riprodotta nella replica leghista è estratta dalla bozza di uno studio preliminare avviato durante il mio mandato da Sindaco ma è soltanto una delle diverse ipotesi elaborate da un tecnico esterno nella fase embrionale delle attività condotte sulla ex Cartiera successivamente superata dal complesso lavoro svolto, tra il 2009 e il 2012, dai legali e dagli architetti incaricati dal Comune.
Il progetto finale proposto alla Giunta a luglio 2012 prevedeva degli spazi pubblici da destinare a nuova biblioteca civica con un ampio giardino, degli spazi residenziali e commerciali, come risulta dalla delibera della Giunta comunale n. 92 del 31 luglio 2012, consultabile a questo link.
In ogni caso il motivo del contendere durante il mio mandato da Sindaco, che non era tanto il progetto della parte pubblica ma il rapporto con l’operatore privato comproprietario dell’area, è stato superato dal nuovo PGT approvato dalla maggioranza che ha concesso in abbondanza tutte le volumetrie, le destinazioni d’uso ed i relativi bonus richiesti dal privato.
Nel decennio che da allora è trascorso sono cambiate alcune norme e, soprattutto, le risorse a disposizione del Comune. Il Piano Europeo per il post Covid (PNRR), e non solo, mette a disposizione molte risorse per la rigenerazione urbana e per la valorizzazione dei beni storici e culturali che alcuni Comuni hanno infatti sfruttato, come per esempio Sedriano per Villa Allavena.
Oggi ci sono le risorse degli enti sovralocali per valorizzare un bene come l’ex Cartiera e il parere del Ministero offre una chiara indicazione. Sarebbe pertanto un vero errore perdere un immobile, testimonianza preziosa del passato e dell’identità del paese, che può essere riqualificato per la collettività come hanno fatto anche alcuni comuni a noi vicini.
Chi si candida a diventare il prossimo Sindaco, nessuno escluso, ha il dovere di spiegare con chiarezza ai cittadini, prima del voto, cosa intende fare su questo preciso punto: l’edificio dell’ex Cartiera merita di essere salvaguardato o, considerando il pare del Ministero “carta straccia”, lo si vuole abbattere?