Rendiconto al Bilancio 2020: trasferimenti statali ed avanzo tengono “in salute” il Bilancio comunale
Il rendiconto al bilancio dell’anno 2020, approvato dalla maggioranza del Consiglio comunale nell’ultima seduta, fotografa da un lato “lo stato di salute” delle risorse comunali, dall’altro lato le azioni dell’Amministrazione comunale.
Il 2020 è stato un anno fortemente segnato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, il permesso del Governo di utilizzare l’avanzo di amministrazione 2019 per oltre 625.000 euro sulla parte corrente – possibile perché nel bilancio comunale ci sono risorse accumulate negli anni precedenti in cui non si poteva usare l’avanzo di bilancio – ha consentito di compensare la riduzione delle entrate e di erogare il buono famiglia e il contributo a fondo perduto per le imprese. Tra le entrate in riduzione quelle per multe del Codice della Strada, nel 2020 la percentuale di chi le ha pagate è scesa al 37,18% contro il 45,64% del 2019.
È però altresì doveroso evidenziare che lo Stato è intervenuto in aiuto del Comune con 1.120.000 euro per compensare le riduzioni di entrate o le maggiori spese per i servizi comunali: per esempio per le esenzioni dell’occupazione di suolo pubblico e il centro estivo comunale. Le risorse statali sono state usate dall’Amministrazione comunale prudenzialmente per 703.461 euro sul 2020, il resto, previa validazione ministeriale che arriverà entro il prossimo giugno, potrà essere applicato sul 2021.
Il lavoro del Settore sociale del Comune è stato notevole nell’anno passato sia in termini di relazione con le persone colpite dal virus, sia di tipo amministrativo per erogare tempestivamente i buoni spesa governativi, quello natalità e famiglia comunali.
Dispiace che non sia stata introdotta la semplificazione sulle regole del buono famiglia, per esempio permettendo di usare l’ISEE 2019 invece di quello 2020 quando i CAF erano in difficoltà a evadere tutte le richieste dopo il lockdown.
«Va riconosciuto il tentativo di andare incontro a famiglie e imprese con i contributi erogati ma anche di far pagare l’addizionale comunale Irpef ai bareggesi con un reddito tra 10.000 e 15.000 euro annui lordi di reddito dopo anni di esenzione – commenta il Consigliere comunale della Lista civica Bareggio 2013, Monica Gibillini – unascelta che, come noto, non condividiamo considerato il contesto socio-economico e visto che l’addizionale incassata da questi cittadini ammonta a 140.000 euro e alla fine del 2020 sono stati avanzati 366.709 euro.
Purtroppo la nostra proposta per rivedere la scelta nel 2021 è stata respinta dalla maggioranza.
La disponibilità dell’opposizione a un confronto sull’emergenza sanitaria non è stata considerata dalla maggioranza se non limitatamente all’incontro sul bando per le imprese per il quale il nostro suggerimento di includere anche i nidi privati è stato accolto.
Sulle spese comunali in senso generale emerge che il 29% è per il personale comunale che ha un’incidenza pro capite, su ciascun cittadino, pari a 181,45 € per l’anno 2020, contro i 167,56€ dell’anno 2019 mentre continua a rimanere bassa l’incidenza della spesa per investimenti pari al 12,72%.
«Per questo, come Lista civica Bareggio 2013 – commenta Stefano Capitanio della Lista civica Bareggio 2013 – avevamo proposto in sede di approvazione del bilancio 2020 di aumentare la spesa per investimenti di 200.000 euro prelevandoli dall’avanzo libero per incrementare gli interventi di manutenzione straordinaria strade, proposta respinta dalla maggioranza, nonché per la realizzazione della pista ciclo pedonale in via De Gasperi, proposta rigettata dalla maggioranza ancorché poi finanziata dalla Regione».
«Sempre sul versante della spesa per investimenti – commentano Barbara Pinzan e Elena Oldani del Comitato Bareggio 2013 – avevamo suggerito, sul finire del 2020, di applicare 10.000 euro di avanzo libero per acquistare nuove altalene e giochi nei parchi dove mancano, suggerimento respinto dalla maggioranza».
Dunque se sul piano strettamente politico il nostro voto avrebbe dovuto essere contrario considerato il tutto nel contesto complicato dalla pandemia abbiamo espresso un voto di astensione.